domenica 2 maggio 2010

Più ne scrivo.


Eccoci pronti! Anch'io sono una blogger! Wow! Un senso di profondo calore pervade il mio cuore, misto ad un pizzico di BOH adolescenziale, perchè, cioè, capito, beh insomma, proprio così. Cosa scrivere in un blog? Cioè, scrivere per se stessi è scrivere per gli altri, perchè se scrivi solo per te stesso è meglio che ti prendi un diario e te lo nascondi sotto il letto. Che poi tanto sai già che speri che qualcuno lo venga a cercare il tuo diario, chissà, speri che qualcuno arrivi a leggere le tue parole di inchiostro e la foga della penna sul foglio. Speri e attendi che arrivi il destinatario dei tuoi pensieri, un amore? un desiderio? un datore di lavoro magari. E scrivere diventa una liberazione, una catarsi, uno spogliarello emotivo ed erotico. Perchè anche da solo vuoi essere letto, condiviso, abbracciare gli altri pensieri e fare un girotondo virtuale con gli occhi che ti penetreranno leggendo i tuoi versi. Che va bene che di mamma ce n'è una sola ( e per fortuna ), ma si spera in un qualcosa di più della propria madre che scuriosando nei tuoi cassetti si legga le tue avventure e ti aspetti tornato da casa a smadonnarti l'anima. Si scrive per se stessi e per gli altri. Perchè la scrittura è arte e l'arte è un qualcosa di democratico e terroso, povero e profumato di carote e piselli e fagioli e patate. Un po' come la pubblicità anni ottanta della zuppa della valle degli orti, ricordate? Che mi è sempre piaciuta. Anche quella dei sofficini mi piaceva, prima che arrivasse l'orrendo mostriciattolo. Quel sorriso di mozzarella ( che non mi è mai venuto perfettamente ) è lo stesso sorriso che scalda il cuore di chi legge e di chi scrive e di chi scrive e di chi legge.
Scriverò un po' di tutto, come le migliori zuppe e minestroni dove ci sta un po' di tutto.
Buon appetito.

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