mercoledì 12 maggio 2010

Back in tha days.

Ci sono tantissimi mali nel mondo. Per esempio il fatto che i miei capelli da un po' di tempo abbiano deciso di perdere la loro innata cattiveria. Dopo un passato rosso, un periodo castano e poi ancora rosso e poi biondo che di sale in zucca non ne avevo proprio più, ora sono castano topo e disciplinati. E questo è un male perchè implorano pace e aiuto e crema e calore e rifiutano aggressioni e tinte. E la mia adorata piastra è là che mi guarda, che riposa nel cassetto e povera, soffre da sola. Anche lei ha un suo momento morto. Ci sono altri mali come la mia insonnia che non mi lascerà mai più. Ma un male assurdo da quanto picchia è il cosiddetto Back in The Days.Tutti prima e poi ne saremo colpiti, è una malattia, una pandemia che sommerge i nostri pensieri più lucidi dissolvendoli in confetture sotto spirito etichettate a fuoco che stanno lì, pensieri liquidi ma non troppo altrimenti non li puoi spalmare. Pensieri che si spalmano. E ti guardano tutti in riga come negli armadietti di uno psicopatico, in ordine, uno dopo l'altro uno dopo l'altro e ancora l'uno di prima e un secondo e un terzo. Pensieri che stanno lì immobili come congelati, colorati come formaldeide. Pensieri che li puoi contare e sono forti e palpitanti. Non ne esci più, perchè avrai prima o poi fame e ti farai conquistare da questo veleno custodito in barattoli di nostalgia. Tic Tac. Il rumore è forte. Il rumore è fastidioso e ansioso. Cosa ti manca ora? Tutto. Cosa ti mancava una volta? Niente. E giorno dopo giorno andrai a collezionare barattoli di ricordi e pianti e battiti e sguardi che non sono più gli stessi. Sensazioni da spalmare su pezzi di memorie. E avrai tanta fame che divorerai questi momenti e ne usciremo tutti nauseati e sazi a scoppiarne, e ingurgiteremo ancora quel vomito che ci fa vagare con la mente agli anni scorsi e agli scorci e ai sorsi di un passato che è passato e mo non torna più. Questo è un back in the days.
Nel senso più notturno forse, ma quei barattoli ordinati in riga colorati pieni di sostanze da spalmare li hai anche tu. Se poi ascolti Neffa e i messaggeri della dopa, tutto si fa molto più complicato. I wanna go outside, e che sarà sarà.

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