mercoledì 4 agosto 2010

Un po' quello che sia.


Ad alcuni piace la poesia.
Ad alcuni, cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.

Piace.
Ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.

La poesia.
Ma cos'è la poesia?
Più di una risposta incerta è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a
questo come alla salvezza di un corrimano.

Wislawa Szymborska.


Questa è una delle più belle poesie che siano mai state scritte sulla poesia. Può essere una poesia uno scritto che parla della poesia? Cioè, capiamoci. Può una poesia avere al suo interno l'aspetto evocativo di cosa è lei per se stessa ? Un vademecum per ricordarsi di se stessi.. è come se un giorno la poesia, sciolte le sue trecce davanti alla toilette, avesse chiesto alle stelle di trovare una propria spiegazione in questo mondo dove poco ancora si scrive e si riflette. A parte che poteva anche chiederlo alle tazzine lasciate sporche nel lavandino, sarebbe stata la stessa cosa.

E' come se la poesia un giorno si fosse alzata e avesse attaccato un post sul frigorifero "cercare me stessa e quello che sono". Si, ci siamo.

Questa è una delle più belle poesie che siano mai state scritte sulla poesia.
Poesia.
Un po' quello che sia, insomma.

Lasciare evadere le proprie sfumature nella mente e avere il coraggio di trasporle su un supporto.

Trasformare i liquidi in parola.

L'incontro, lo scontro, l'amplesso tra un cielo e un quaderno a quadretti. La prima volta di un pesce appena venduto e la carta che lo avvolge.

La stretta di mano tra il caos e l'ordine, la rima e il bacio, tra l'essenza e la boccetta, il confondersi di un vicolo buio e la paura che attanaglia.

Il compenetrarsi tra la bestemmia e la sua dolcissima violenza.

Cos'è la poesia?

Giusto, è un corrimano a cui aggrapparsi.

Mai immagine fu più suggestiva.

La poesia ci salva. Ci fa sentire meno soli, anche quando ci sentiamo come una coppia in silenzio seduta al tavolo di un ristorante.

La poesia è il nostro materasso.

Mi mancano le mani.

1 commento: