domenica 18 luglio 2010

Cosa avranno da cantare questi uccellini?

Siamo nell'epoca dei nutrizionisti. E cmq dei programmi di cucina, dalla Clerici in poi siamo oberati di ricette su come preparare il polpettone e l'amatricina. Cose leggere, insomma. Poi dopo la Clerici è arrivata un'incapace con l'ossessione per gli animalisti, e dopo di lei si parla così tanto di questa cotta e mangiata, che vorremmo davvero vederla cotta, mangiata ma soprattutto bruciata, insieme alla Mondadori e alla Fininvest... e anche a Premium e altre cazzate stupide che tanto c'è lo streaming e nessuno l'ha mai capito. Si parla di cucina e padelle, di aglio e basilico e di come fare rosolare l'olio e affettare la cipolla senza piangere che tanto non ce la fai. Io che porto le lenti a contatto non piango quando affetto la cipolla, ma sarà forse per un fatto di barriere. E qui ho detto tutto. Cmq.. questa è l'era dei nutrizionisti. E di come far colazione, e le cose giuste da mettersi appena sveglie. E' automatico, una doccia, un velo di trucco e un velo sullo slip. Ma vai a cagare brutta cretina, che per prepararti devi metterci come minimo trequartid'ora. E ho detto trequartid'ora. Tutto attaccato che fa più sensazione di tempo lungo. E vaffanculo te e il tuo velo sullo slip. Mi sono davvero rotta il cazzo di questa ipocrisia del primo mattino. Ma nessuno pensa al ritorno a casa? A quanto una persona debba faticare per tornare a casa sana e salva? Cioè, pensiamoci. Magari dopo aver messo la macchina in parcheggio o dopo averla chiusa e prese le chiavi, oppure dopo aver preso l'ultimo Notturno che ti porta in giro per la città e l'hai preso a caso perchè qualche anima te l'aveva indicato, in mezzo alle tue lenti appannate di tempo trascorso tra il cazzeggio.. o tra i libri. Non facciamoci vedere così cialtrone che non è vero. E scappa il sorrisino. Nessuno pensa ai passi felpati come un gatto assonnato pre raggiungere il proprio letto sfatto dal giorno prima, e togliersi il trucco piano piano con la salvietta miracolosa che tanto ti ammazza le cellule sudoripare. E la fame, si la fame che attanaglia, e ti fai un panino improvvisato come la tua vita, un panino giocoliere e circense che i leoni ti fanno un baffo. E ci metti dentro le cipolline e l'insalata di riso della mamma che la fa sempre più buona... si direbbe migliore, ma più buona fa più senso. E poi il prosciutto e la maionese per legare, e una cotoletta per rifinire il tutto e gnam.... gnam gnam gnam, e poi la sigaretta ammazza tutto e poi lavarsi i denti abbondantemente per lavare via le calorie in un qualche senso assurdo. E spazzoli spazzoli per lavare via le scorie e la noia e le pedate nel culo dei giorni senza emozioni che continui a vivere quando ti addormenti sulla monotonia. E poi ti avvicini al letto aggrappandoti a lui come una persona cara, e gli dai la mano assaporando il profumo del tuo corpo lasciato a raffreddare dalla notte prima. e trovi conforto.FANCULO A VOI INTELLETTUALI DI MERDA, FANCULO A CHI TI SALUTA QUANDO VUOLE LUI, FANCULO AI MEZZI SORRISI. FANCULO ALLA MANCANZA DI FANTASIA. FANCULO A CHI TI DICE DI NON CONTARE SU DI TE. FANCULO ALLE PERSONE CHE VIVONO PER FINTA. FANCULO ALLE COPPIETTE SDOLCINATE CHE SI SCRIVONO QUANDO VANNO A CAGARE SU FACEBOOK. FANCULO A CHI PENSA DI ESSERE ARRIVATO QUANDO NON è ANCORA NATO. FANCULO A CHI MI DICE CHE AVER STUDIATO ARTE NON PORTA A NULLA. FANCULO AL MATTINO. FANCULO A CHE MI MANCANO LE SIGARETTE. FANCULO AI BUGIARDI. Fanculo ai nutrizionisti e agli erboristi ladri. E lode a chi leggerà tutto questo che ha avuto la forza e l'intelligenza di non mandarmi a fare in culo.

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