sabato 17 luglio 2010

Preferisco stare sopra, come le sottilette.

Esiste un detto un po’ banale e sempre sentito: dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma dietro questa grande donna chi c’è? Nessuno.

Ci viene da pensare alle madri, alle mogli e alle compagne dei grandi condottieri, dei dittatori vecchi e nuovi della storia, alle donne degli eroi nuovi e antichi: e ci salta alla mente la forza, la tenacia, l’estrema diplomazia e la pazienza delle figure femminili che hanno indirizzato e trattenuto, fermato e supportato i loro compagni. Li hanno aspettati, confortati, informati, appoggiati, salvati.

Hanno tradito per loro, hanno ucciso e mentito.

Giunone ha sempre amato e perdonato il suo sposo, ma la sua immagine si è sporcata di crimini e malefatte: Era la sanguinaria, vittima dei capricci di uno Zeus traditore, esorcizzava la sua gelosia e le sue corna punendo la gente comune e le donne conquistate dal suo uomo, anche con la forza.

Penelope, ad aspettare il suo Ulisse, si è beccata corna e fama da sfigata. Calipso, invece, è passata per una poco di buono.

Lady Macbeth, per avere preso in mano la situazione data la titubanza del Re suo consorte, è stata dipinta come una donna snaturata assetata di gloria. Giulietta si è uccisa ( quando poteva piangere un po’ e mettersi l’animo in pace.) Eva ha preso la mela, causandoci ciclo e parto dolorosi. La bellezza di Elena ha causato una guerra. Ippolita, amazzone guerriera, è temuta e sempre sola. Giovanna l’eretica, Giovanna al rogo. Per non parlare delle streghe che sono sempre state dipinte come brutte e cattive, mentre gli stregoni fanno ridere e sono simpatici. Aspettiamo il principe azzurro e cadiamo addormentate, non pigliandone altri, di pesci. Rosa Luxemburg è stata assassinata e gettata in un canale. Insomma, è vero che dietro ogni uomo c’è una donna, ma che fatica.

Simone De Beauvoir diceva che donne si diventa, non si nasce: ed è vero, ma questa nostra esistenza è fitta di tranelli manco fosse un gioco dell’oca, dove spesso a passare per le oche siamo proprio noi.

Molto spesso non siamo state solo dietro ai nostri uomini, ma sotto, vittime di soprusi, prevaricazioni e ingiustizie.

Preferisco stare sopra. Come le sottilette.



1 commento:

  1. Concordo pighina! ... stare dietro a un grande uomo è una fatica, se poi non è nemmeno tanto grande decisamente meglio fare come le sottilette.

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